Storie con un altro finale

<BODY BACKGROUND="rivista_i000008.gif" TEXT=#000000 LINK=#0000FF VLINK=#FF0000 BGCOLOR=#F0F0F0 > <BASE TARGET="_top"> <DIV ALIGN=right class=s3> <B></B><TABLE style="margin-left:auto;margin-right:3mm" WIDTH="70%" BORDER="0" CELLPADDING="2" CELLSPACING="0" BGCOLOR=#4183FE > <TR> <TD WIDTH=100% VALIGN=TOP > <DIV ALIGN=right class=s3> <B></B><FONT style='font-family:"Times New Roman";font-size:24pt;'><B>Una recensione </B></FONT></DIV> <DIV ALIGN=right class=s3> <FONT style='font-family:"Times New Roman";font-size:24pt;'><B></B><B>a cura di Angela Castellano </B></FONT></DIV> </TD></TR></TABLE></B></DIV> <DIV class=s4 style='text-align: left;'> <TABLE WIDTH="84%" BORDER="0" CELLPADDING="2" CELLSPACING="2" BGCOLOR=#FFFF80 > <TR> <TD WIDTH=100% VALIGN=TOP > <DIV class=s0 style='margin-left: 1mm;'> <TABLE WIDTH="99%" BORDER="5" CELLPADDING="2" CELLSPACING="2" > <TR> <TD WIDTH=12% VALIGN=TOP > <DIV class=s1> <IMG SRC="rivista_i0000a6.jpg" BORDER=0 ALIGN=MIDDLE WIDTH=157 HEIGHT=220 ></DIV> </TD> <TD WIDTH=33% VALIGN=TOP > <DIV ALIGN=center class=s0 style='text-align: center;'>  </DIV> <DIV ALIGN=center class=s0 style='text-align: center;'>  </DIV> <DIV ALIGN=center class=s0 style='text-align: center;'>  </DIV> <DIV ALIGN=center class=s0 style='text-align: center;'>  </DIV> <DIV ALIGN=center class=s0 style='text-align: center;'> <FONT style='font-family:"Times New Roman";font-size:15pt;'><B>Barbara Rosenberg, </B></FONT></DIV> <DIV ALIGN=center class=s0 style='text-align: center;'> <FONT style='font-family:"Times New Roman";font-size:15pt;'><B></B></FONT><FONT style='font-family:"Times New Roman";font-size:15pt;'><B><I>Storie con un altro finale</I></B></FONT><FONT style='font-family:"Times New Roman";font-size:15pt;'><B>, Fara Editore, Santarcangelo di Romagna, 2007</B></FONT></DIV> </TD> <TD WIDTH=12% VALIGN=TOP > <DIV ALIGN=right class=s1 style='text-align: right;'> <IMG SRC="rivista_i0000a6.jpg" BORDER=0 ALIGN=MIDDLE WIDTH=157 HEIGHT=220 > </DIV> </TD></TR></TABLE></DIV> <DIV ALIGN=justify class=s0 style='text-align: justify;'>  </DIV> <DIV ALIGN=justify class=s0 style='text-align: justify;'>  </DIV> <DIV ALIGN=justify class=s0 style='text-align: justify;'> Snella, agile, leggera di quella leggerezza mai priva di spessore che tanto hanno propugnato grandi narratori come Calvino, Pennac, Benni; e ancora, delicata e capace di tratteggiare i personaggi in maniera quasi “impressionistica”: questa è l’idea che ci si fa della scrittura di Barbara Rosenberg sin dalle prime pagine della sua raccolta di racconti intitolata <I>Storie con un altro finale</I>. Si tratta di brevi storie dal sapore postmoderno che, accompagnate e arricchite dalla visionarietà delle immagini di Massimiliano Parazzini, si divertono a parodiare altre storie ben note alla tradizione, sia popolare che dotta. </DIV> <DIV ALIGN=justify class=s0 style='text-align: justify;'> Partendo dalla fiaba di Cappuccetto Rosso — che nella rivisitazione di Barbara Rosenberg diviene, in modo curioso, “Cappuccino Ghiotto” — passando per l’episodio omerico di Ulisse e Polifemo e per le vicende ambientate nell’antica Grecia del brigante Sacripante, fino ad arrivare a narrare della chioma di Medusa e di una strana regina di nome Carlotta, con un grande amore per il mare, la questione sollevata da questi cinque racconti brevi è quanto mai attuale e problematica: esiste ancora oggi la possibilità di credere alle fiabe? È utopistico pensare di riuscire a ritagliare uno spazio per l’elemento del “meraviglioso” nelle nostre vite? </DIV> <DIV ALIGN=justify class=s0 style='text-align: justify;'> La risposta che Barbara Rosenberg sembra dare in questo libro adatto a giovani di ogni età è positiva: a tutti è concessa la capacità di contemplare il mondo con lo sguardo incantato della fiaba, a patto però che quest’ultima faccia uno sforzo per adeguarsi alla modernità. </DIV> <DIV ALIGN=justify class=s0 style='text-align: justify;'> Abolita la tradizionale opposizione manichea tra <I>buoni-belli-coraggiosi</I> vs <I>cattivi-brutti-vili </I>e scardinata la convinzione un po’ naïf secondo cui i buoni saranno per sempre buoni, e i cattivi per sempre cattivi, i personaggi che popolano i racconti della Rosenberg sono molto più vicini a noi di quanto ci si potrebbe aspettare da personaggi fiabeschi: individui (o anche personaggi di fantasia e animali, come il lupo di Cappuccetto Rosso) i cui caratteri, lungi dall’essere definiti a colpi di accetta, sono ricchi di sfumature, ripensamenti, dubbi e paure tipici di tutti gli uomini: i buoni diventano così semplici persone che nel contingente hanno agito in modo onesto e valoroso, e i cattivi diventano meno cattivi, anche perché viene svelata o compresa la causa del loro agire, il tutto in un’ottica relativistica sicuramente coerente con i nostri tempi. </DIV> <DIV ALIGN=justify class=s0 style='text-align: justify;'> Ciò non implica ovviamente la caduta dei valori sostenuti dalla tradizione favolistica; anzi, in modo solo apparentemente paradossale, i racconti di Barbara Rosenberg riaffermano strenuamente la dignità di valori come l’amicizia, la tolleranza nei confronti del diverso, l’empatia, la voglia di comunicare con l’Altro, e in ultima analisi, l’amore in tutte le sue forme, in un mondo in cui i punti fermi sono quanto mai labili e di certo mai definitivi. Sono dunque racconti che, conservando tutta la lievità delle favole, cercano di lanciare un messaggio positivo alla nostra società attuale. </DIV> <DIV ALIGN=justify class=s0 style='text-align: justify;'> Un compito già di per sé difficile, che merita di certo il nostro plauso. </DIV> <DIV ALIGN=justify class=s0 style='text-align: justify;'>  </DIV> <DIV ALIGN=right class=s0 style='text-align: right;'> <B>Angela Castellano </B></DIV> </TD></TR></TABLE></B></DIV> <DIV class=s5>  </DIV> <DIV class=s5>  </DIV> <DIV ALIGN=right class=s3> <B></B><TABLE style="margin-left:auto;margin-right:3mm" WIDTH="70%" BORDER="0" CELLPADDING="2" CELLSPACING="0" BGCOLOR=#4183FE > <TR> <TD WIDTH=100% VALIGN=TOP > <DIV class=s7> <FONT style='color:#FFFFFF;font-size:10pt;'>Le immagini sono (C) Carlo Peroni 2001 </FONT></DIV> <DIV class=s7> <FONT style='color:#FFFFFF;font-size:10pt;'>È vietato l’uso commerciale e la rimozione delle informazioni di Copyright </FONT></DIV> <DIV class=s7> <FONT style='color:#FFFFFF;font-size:10pt;'> </FONT></DIV> <DIV class=s7> <FONT style='color:#FFFFFF;font-size:10pt;'> </FONT></DIV> <DIV ALIGN=right class=s9 style='text-align: right;'> <FONT style='color:#FFFFFF;'><IMG SRC="rivista_i000003.gif" BORDER=0 ALIGN=MIDDLE WIDTH=96 HEIGHT=60 > </FONT></DIV> </TD></TR></TABLE></DIV> <DIV class=s5>  </DIV> <DIV class=s5>  </DIV> <DIV ALIGN=center class=s0 style='text-align: center;'> <FONT style='font-size:7pt;'><B><A class=s0 HREF="rivista_000000.htm">Torna alla homepage del sito</A>      <A class=s0 HREF="rivista_00001a.htm">Torna alla homepage delle recensioni</A> </B></FONT></DIV>